Eccolo, il nuovo artigiano di musica e parole che con diabolica ironia canta di paure, sogni, e gioie dei piccoli eventi quotidiani. Canzoni create dal nulla: un sms, una scritta sul muro, una frase rubata sul tram; questo gli basta per ridarci l’emozione di un momento che potrebbe essere il nostro. Ci racconta di come “le foglie bagnate … fanno ricordare com'è facile cadere”, di come è bello guardare ”i suoi occhi dolcemente naufragare”, di come è facile dirsi “ancora una volta che è stata l’ultima”. L'apparente semplicità delle composizioni affonda le radici nella storia cantautorale italiana; nella sua musica immediata e mai banale si colgono contaminazioni jazz/blues e atmosfere tipiche del background artistico che l'ha formato. Con la sua vivacità si inserisce a pieno titolo nel panorama torinese della musica d’autore. Entrare nel suo mondo è un’esperienza che fa bene all’anima.
M.V.
M.V.